Santa Maria de Armenis nel suo titolo sembra riportarsi ad unostanziamento di Armeni, o quanto meno di orientali, che potrebberoessere pervenuti a matera al tempo in cui anteriormente allo stesso IX secolo si diffusero in tutta Italia.Secondo il Gattini del monastero e della chiesa di Santa Maria de Armenis si hanno notizie dall’IX secolo e si fa menzione invari documenti dal 1200, 1392, 1493. Infatti al 1094 si fa risalire la visita del pontefice Urbano II alla chiesa benedettinadi Santa Maria de Armenis.La chiesa dopo la soppressione nel 1684, voluta daMons. del Ryos che la incorporò al seminario, fu adibita come cappella della confraternita di San Francesco da Paola. In seguito quando la confraternita si spostò, nel 1700, presso il convento dei Domenicani la chiesa fu sconsacrata e ridotta ad abitazione.La pianta presenta uno sviluppo longitudinale ad una navatacon ingresso assiale. Sul fondo della navata è presente ilpresbiterio a pianta rettangolare. Ai lati della navata subito dopol’ingresso principale, si aprono due ambienti dalla pianta irregolare.Quello a destra della navata presenta una cappella e un nicchione,entrambi a pianta rettangolare. La cappella ,voltata a botte, è delimitata da un arco a tutto sesto poggiante su piedritti costituitida base, fusto e capitello stilizzato addossato all’ambientericavato dallo scavo nel banco calcarenitico.Il complesso ipogeo ha facciata in muratura di stile tardo romanicomovimentato da una serie di arcatelle ogivali e lesene. L’ingresso è sormontato da un arco a tutto sesto che reca incisa in lettere latinel’epigrafe: Santa Maria de Armeniis.