La chiesa, di cui rimangono solo poche tracce a ricordo dell’antico luogo di culto, è citata nella visita pastorale di mons. Saraceno del 1543-’44. L’ingresso originario è stato murato in seguito alla realizzazione della strada di penetrazione nel Sasso Barisano. La chiesa è divisa in due parti, una costruita e l’altra scavata nel banco roccioso. Nella parte scavata due nicchie simmetriche e il resto del catino absidale costituiscono gli unici elementi architettonici ancora leggibili.